Dopo la prostatectomia radicale distinguiamo due possibili scenari:

Radioterapia adiuvante in pazienti ad alto rischio di recidiva locale per riscontro di  margini chirurgici positivi, invasione neoplastica delle vescicole seminali, estensione extracapsulare della neoplasia all’esame istologico definitivo.

In casi selezionati il trattamento radioterapico adiuvante può essere omesso pur in presenza di caratteristiche istopatologiche sfavorevoli.

Radioterapia di salvataggio indicata in caso di persistenza di PSA dosabile o in caso di incremento del PSA inizialmente indosabile. In alcuni casi il trattamento radioterapico di salvataggio deve essere associato alla terapia ormonale.  

I campi di trattamento e le schedule di frazionamento vengono definite in base alle caratteristiche di malattia e del paziente. 

Dopo la radioterapia ad intento curativo è invece possibile oggigiorno in alcuni casi sottoporre il paziente ad un trattamento locale di salvataggio mediante la tecnologia HIFU (ultrasuoni focalizzati ad alta intensità).

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dr.ssa Alessia Guarneri Radioterapista

dr.ssa Alessia Guarneri
Dirigente Medico Radioterapista Oncologico presso l’IRCCS Istituto di Candiolo.