HIFU

L’ HIFU (High Intensity Focused Ultrasound) è una metodica di trattamento che prevede l’emissione di ultrasuoni focalizzati ad alta frequenza mediante l’utilizzo di una sonda ecografica transrettale dedicata, allo scopo di incrementare la temperatura dell’area bersaglio fin oltre i 65°C causando quindi una necrosi coagulativa.

Questo tipo di trattamento può essere eseguito in anestesia spinale o generale

Diversi tipi di ablazione possono essere condotti a seconda del quadro locale di malattia:

  • HIFU totale (trattamento dell’intera ghiandola),
  • HIFU zonale (trattamento di una zona specifica della ghiandola),
  • HIFU focale (trattamento mirato mediante fusione delle immagini risonanza).

Inoltre, questo tipo di trattamento trova spazio anche in caso di recidiva locale post radioterapia, dove è possibile eseguire la cosiddetta HIFU di salvataggio allo scopo di ottenere un controllo locale di malattia.

Complicanze della HIFU

Le complicanze più frequentemente correlate a questo tipo di procedura sono:

  • la ritenzione acuta d’urina,
  • emorragia con rara eventualità di emotrasfusione (<1%),
  • infezioni delle vie urinarie (8.5%),
  • epididimite (1.9%),
  • fistola rettale (0.3%) con eventuale confezionamento di colonstomia di protezione (0.16%).

Tali complicanze possono essere più frequenti nei pazienti sottoposti ad HIFU in caso di recidiva locale post radioterapia.

Per saperne di più leggi l’approfondimento sugli Effetti indesiderati del trattamento HIFU.

Tumore prostatico

Crioterapia

La crioterapia è una metodica mini-invasiva per il trattamento del tumore prostatico che si fonda sull’induzione della morte cellulare tramite congelamento, il qual causa una denaturazione della membrana cellulare ed un danno microvascolare con una conseguente ischemia ed attivazione dell’apoptosi (morte cellulare). 

Come si svolge la Crioterapia Prostatica

Per questo tipo di trattamento il paziente viene posizionato in posizione litotomica (ginecologica) e può essere eseguita un’anestesia periferica.

Tramite il perineo vengono inserite sotto guida ecografica delle criosonde, una sorta di aghi, in grado di generare la cosiddetta “ice-ball” abbassando la temperatura fino a -40°C. Tutto ciò porta quindi all’attivazione di quei processi di morte cellulare sopradescritti.

Durante l’intero trattamento la temperatura del paziente e della prostata vengono costantemente monitorizzate. In particolare è importante non alterare la temperatura di alcune zone della prostata importanti per il corretto funzionamento dell’apparato urinario quali lo sfintere urinario, responsabile della continenza urinaria. 

Complicanze della Crioterapia

Le complicanze più frequenti correlate a questo tipo di trattamento sono:

  • l’incontinenza urinaria (3-4%),
  • la ritenzione urinaria acuta (2%) e
  • più raramente la fistola retto-uretrale (<0.2%).

Per saperne di più leggi l’approfondimento sugli Effetti indesiderati della Crioterapia.

In quali casi è indicata

I pazienti ideali candidati al trattamento di crioterapia sono pazienti con una prostata piccola (< 0 cc), una malattia localizzata, un PSA < 20 ng/mL, Gleason Score <7 ed aspettativa di vita di circa 10 anni

Le evidenze scientifiche ad ora disponibili mostrano una sopravvivenza libera da malattia a 5 anni dal trattamento di circa il 76%.

Scopri altri trattamenti per il tumore della prostata


dr. Enrico Checcucci Urologo

dr. Enrico Checcucci
Dirigente Medico Urologo presso il Dipartimento di Chirurgia e Coordinatore del Gruppo Interdisciplinare di Cure per le Neoplasie Urologiche dell’IRCCS Istituto di Candiolo, Torino.