Tutto ciò che il paziente deve sapere sui trattamenti per il cancro della prostata.
Due strategie distinte per la gestione conservativa che mirano a ridurre il sovratrattamento.
L’intervento consiste nella rimozione della ghiandola prostatica e delle vescichette seminali.
La radioterapia svolge un ruolo importante nella gestione multidisciplinare del tumore alla prostata nei diversi stadi.
Tra le complicanze più comuni a breve termine dalla chirurgia (0-5%) sono: infezione, emorragia e anemia, trombosi venosa profonda, tromboembolia polmonare e linfocele/linforrea (quando si esegue la linfadenectomia).
Gli effetti collaterali più frequenti sono: disfunzione erettile, incontinenza urinaria da sforzo.
Il trattamento radioterapico del tumore della prostata può comportare effetti collaterali acuti e/o cronici loco-regionali a carico degli apparati genito-urinario e gastro-intestinale.
L’incidenza degli effetti collaterali è condizionata dalla schedula di frazionamento prescelta e dal volume di trattamento.
In una recente revisione sistematica e metanalisi è risultato che il tasso di incontinenza urinaria ad un anno dal trattamento di crioterapia era inferiore a quello della prostatectomia radicale.
Non sono emerse invece differenze rispetto alla radioterapia in termini di incontinenza (<1%).
Quali sono i controlli periodici da fare dopo le terapie per il tumore prostatico, perché sono necessari anche dopo la guarigione e quali esami vengono consigliati.
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