Complicanze più comuni

Le complicanze più comuni a breve termine dalla chirurgia (0-5%) sono:

  • infezione,
  • emorragia e anemia,
  • trombosi venosa profonda,
  • tromboembolia polmonare e
  • linfocele/linforrea (quando si esegue la linfadenectomia). 

Effetti collaterali più frequenti

Gli effetti collaterali più frequenti sono:

Negli ultimi anni è ormai fondamentale raggiungere la cosiddetta “trifecta”:

  1. trattamento oncologico radicale,
  2. conservazione della potenza sessuale e
  3. mantenimento della continenza urinaria. 

Per tale motivo, durante la prostatectomia radicale (PR), è possibile, a seconda del tipo di malattia di partenza, risparmiare i fasci neurovascolari mono o bilateralmente per consentire un miglior recupero della potenza sessuale

Tassi di recupero

Dal punto di vista funzionale, i tassi di recupero a 12 mesi della funzionalità erettile variano a seconda dell’approccio chirurgico:

  • Prostatectomia a cielo aperto 31-76%,
  • Prostatectomia laparoscopica (LRP) 42-86% e
  • Prostatectomia robot-assistita (RARP) 54-90%.

Per la continenza urinaria i tassi di recupero sono:

  • Prostatectomia a cielo aperto 60-93%,
  • Prostatectomia laparoscopica (LRP) 66-95% e
  • Prostatectomia robot-assistita (RARP) 90-97%.

Per quanto riguarda la radicalità oncologica, dopo la Prostatectomia, sono attualmente riportati tassi di sopravvivenza libera da malattia di circa l’85%.


dr.ssa Cecilia Gatti

dr.ssa Cecilia Gatti
Medico Specializzando in Urologia