La qualità della vita dei pazienti con diagnosi di carcinoma della prostata varia a seconda dello stadio di malattia, del tipo di trattamento ricevuto e dell’età alla diagnosi, oltre che da fattori pre-esistenti (storia familiare e culturale, fattori fisici e psicologici individuali).
Uno stadio di malattia localizzata generalmente non causa sintomatologia, mentre stadi avanzati possono comportare dolore, disturbi minzionali e sintomi sistemici che possono incidere notevolmente sulla qualità di vita.
L’intervento chirurgico di prostatectomia radicale può comportare effetti collaterali come incontinenza urinaria e disfunzione erettile. Queste conseguenze indesiderate, grazie all’utilizzo delle tecniche robotiche presenti all’Istituto di Candiolo, sono ridotte al minimo. Inoltre, i pazienti vengono seguiti all’interno di un percorso di riabilitazione funzionale individuale al fine di migliorare la continenza e la funzione sessuale.
La radioterapia può causare sintomi minzionali e intestinali.
La terapia ormonale può portare effetti collaterali come perdita di libido, disfunzione erettile, affaticamento e perdita di massa muscolare.
La chemioterapia, utilizzata nei casi avanzati o resistenti alla terapia ormonale, può causare affaticamento, nausea, perdita di capelli e una generale diminuzione della qualità della vita.
La qualità della vita nel paziente con diagnosi di carcinoma della prostata è quindi influenzata da molteplici fattori. Il nostro obiettivo è quello di preservare la salute e il benessere fisico, mentale e sociale del paziente nella sua globalità mediante un approccio multidisciplinare che includa trattamenti medici, supporto psicologico e interventi di riabilitazione per migliorare il benessere complessivo del paziente.
dr.ssa Valentina Garzena
Medico Specializzando in Urologia